
STEFANIA NASCIMBENI
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STEFANIA NASCIMBENI
Molti non se lo ricordano come hanno cominciato a scrivere, io non potrò mai dimenticarmelo, era il nove gennaio del 2009, il giorno stesso in cui mia nonna, sul letto di morte, espresse come ultimo desiderio di raccontare la sua storia; l’accontentai e diedi vita al più grande insuccesso letterario di sempre, perché non avevo la minima idea di come si scrivesse un libro (approdai ai corsi di scrittura creativa soltanto l’anno successivo), ma l’effetto catartico della parola in un momento davvero brutto, oserei dire oscuro, della mia esistenza, oltre alla dipartita di mia nonna intendo, mi fece levare l’ancora verso l’unico orizzonte possibile, l’unico futuro che avrei mai potuto immaginare. Ma adesso che sono qui e devo presentarmi non so ancora darmi un nome, nonostante da allora siano passati dieci anni, svariate collaborazioni e tre o quattro libri: quando incontro persone che mi chiedono cosa faccio nella vita preferisco semplificare, dicendo, “Io scrivo”. Perché non mi sento né di autodefinirmi una scrittrice, cioè a volte lo faccio ma solo per comodità – la verità è che ci sto ancora provando, non ho ancora raggiunto nessun podio – né una giornalista a tempo pieno, perché sarebbe un insulto alle mie amiche, colleghe che vivono inchiodate alla scrivania di una redazione fino a tarda ora, talvolta anche la domenica. Sono una freelance, una creativa, una “fucina di idee”, come sostiene la mia socia Valeria Merlini. E questo si traduce in mille modi, il sito che state leggendo, se siete arrivate al chi siamo, per esempio, è uno. Sono una mamma, amica, figlia, compagna, sorella, sono una semplice ragazza (oddio, non propriamente semplice!) che guarda il mondo con criticità ma anche con quel pizzico di genuinità senza cui saremmo tutti persi. Ecco come riesco a vedere le cose che non ci sono ancora, o a immaginare traguardi i cui sentieri non sono nemmeno stati tracciati. È nato così Natale con gli Autori, un sogno che si è tradotto in una bellissima realtà. Ci ho messo anni a decodificarmi, non è stato un processo rapido. In primis perché ho dovuto scontrarmi con l’opinione non richiesta di tutti quelli che mi ronzavano intorno come mosche ubriache, convinti che la “scrittura” non è un lavoro. E in parte perché nemmeno gli editori, specialmente all’inizio, hanno fatto a gara per pubblicarmi, diciamocela tutta, tanto che ho più volte pensato di mollare: la frustrazione delle porte in faccia metaforiche è più dolorosa di una frattura scomposta alla testa dell’omero, credetemi, so bene quel che dico. Per fortuna, a un certo punto della mia storia, è successo qualcosa di miracoloso, ho firmato il primo contratto, poi il secondo, il terzo, il quarto e le richieste letterarie hanno iniziato a entrarmi in casa come una perdita d’acqua dal soffitto; ho tirato il fiato. Sul più bello, poi, ho divorziato, a volte capita, anzi capita spesso che la vita ti levi la sedia proprio quando hai deciso di sederti, così ho raccolto i cocci del mio cuore infranto e mi sono fatta un gran bel mazzo per regalarmi una nuova vita fatta di bellezza e amore vero, consacrando il più grande dei miei successi: un figlio. Anche due! Per fare tutto questo ho speso moltissime energie e ho dovuto rallentare la scrittura, solo per un po’. Ma che Dio benedica le pause di riflessione e i momenti bui, perché se la mia vita non avesse preso certe direzioni non avrei mai visto le potenzialità di quello che facciamo, il potere dei libri, i cui effetti benefici sull’animo umano sono al primo punto dello Statuto della nostra associazione Natale con gli Autori. Le parole non sono oggetti inanimati, ma vivono grazie a chi le crea.
Sono una scrittrice, una giornalista freelance e una mamma. Ho letto il mio primo racconto al mio bambino quando aveva ancora 12 settimane ed era nel mio ventre. Lì ho capito che le parole non sono affatto oggetti inanimati ma vivono delle nostre stesse passioni… (Clicca sulla foto per continuare a leggere)

VALERIA MERLINI
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VALERIA MERLINI
"Sono giornalista e mi occupo prevalentemente di cultura (con un trascorso di 10 anni per Panorama.it). Per Natale con gli Autori sono stata battezzata da Stefania come “direttore artistico”: accalappio gli scrittori e mantengo i rapporti con le generosissime case editrici." Ho riletto i Promessi Sposi non appena terminato l’obbligo di doverlo fare. Mi sono innamorata di Isabel Allende e il nostro amore dura da quando La casa degli Spiriti aveva ancora le pagine bianche. Ora sono ingiallite e si sono scollate, ma conservo quel libro come un prezioso cimelio. Sono diventata giornalista reinventandomi e scalciando un passato che non mi apparteneva. Scrivevo senza sapere di poterlo fare, tutto questo in tempi non sospetti. Inutile sottolineare quanto mi piaccia la carta, il suo odore e il rumore che riesce a produrre. Mi diverte evidenziare invece che convivo molto bene con la versione digitale di un romanzo (di necessità virtù, giusto?). Quindi è stato spontaneo, quanto bizzarro, accettare l’invito di Stefania nel 2013 per la realizzazione del video Harlem Shake. Sono stata investita del ruolo di Direttore Artistico senza che quasi me ne accorgessi, e in questi panni mi trovo a mio agio. Sono io che contatto gli scrittori che ad ogni edizione giocano il ruolo fondamentale di divulgatori del piacere della lettura. Da quel 2013, nemmeno poi tanto lontano, io e Stefania abbiamo fatto passi da gigante, e con noi tanti amici scrittori e scrittrici che sono ormai irrinunciabili. Insieme a questi, ad ogni nuova edizione, anche tante nuove conoscenze che si rivelano preziose. Tutte. Indistintamente. Non posso pensare di non nutrire più quella che a tutti gli effetti è la nostra creatura, cresciuta e maturata con noi. Il Natale con gli Autori non è solo una scusa con cui fare del bene, ma è un’occasione in cui fare bisboccia con delle persone insospettabili: coloro che anziché mettere la faccia si fanno conoscere attraverso la parola scritta. Io, nel mio piccolo, per quanto mi sarà possibile (ma anche impossibile) non voglio mai smettere di sperare che quello che io e Stefania creiamo ogni anno sia riconosciuto per la sua bontà e chiarezza di intenti e apprezzato perché frutto sincero dalla nostra passione. E non è poca cosa, credetemi…
Sono giornalista e mi occupo prevalentemente di cultura per Panorama.it. Per Natale con gli Autori sono stata battezzata da Stefania come “direttore artistico”: accalappio gli scrittori e mantengo i rapporti con le generosissime case editrici… (Clicca sulla foto per continuare a leggere)
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