Destini interrotti di Elisa Borciani

“Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta.” Socrate

Adele è una bibliotecaria single di quarant’anni. Da tre giorni il nonno Bartolomeo Pontecorvi, ottantenne docente di storia in pensione e appassionato di archeologia, è scomparso.

“Destini interrotti” di Elisa Borciani (Pubblicazione indipendente) è una caccia al tesoro, è legato ad un antico destino interrotto che incrocia i protagonisti ai giorni nostri.

Adele inconsapevole di quanto sta per accadere, riceve una busta gialla dal notaio, contenete una lettera e una chiave lasciatele dal nonno. La nipote doveva essere contattata solo se fosse accaduto qualcosa. La preoccupazione è avvolta nel mistero della scomparsa.

Adele non immaginava che la casa del nonno potesse contenere dei segreti, la conosceva in ogni centimetro. Eppure…

La chiave apre una botola nascosta sotto un tappeto; è l’accesso ad una stanza segreta.

Adele trova così una lunga lettera in cui il nonno le rivela la scoperta di un manoscritto del 1523 acquistato in una libreria parigina a cui mancano delle pagine.

Adele riuscirà da sola ad affrontare la misteriosa scomparsa e il segreto del manoscritto?

In suo aiuto arriva Otto, il vicino di casa del nonno. Guida escursionistica, uomo affascinante ed avventuroso. Infilati gli scarponi da montagna, accompagnerà Adele in un viaggio alla scoperta della storia del manoscritto.

Ginevra giovane erborista fu guaritrice, definita anche fata e strega. In quei tempi l’inquisizione le condannava ad una morte atroce. Sebastiano fu un pastore dall’animo buono. Poi c’erano il figlio di una potente famiglia da salvare perché malato, un castello d’assaltare… Un destino inevitabile, interrotto.

È una favola d’altri tempi. È una leggenda i cui echi affievoliti nei secoli hanno solo lasciato traccia di ruderi e di un tesoro da cercare nella boscaglia.

Adele nel bosco raccoglie della rucola selvatica. Per gli antichi Romani fu un’erba magica, afrodisiaca e filtro d’amore. Per loro cosa sarà?

Un indizio? Un segnale? Perché sono lì?

“Fottuti incastri del destino, che si diverte a scombinare le cose quando pensi di avere tutte le convinzioni al posto giusto.”

E se Adele e Otto fossero due anime in viaggio?

Ci saranno una chiave, un simbolo di archetipi universali, una cripta, un sarcofago ad amplificare una storia affascinante da ricomporre sulla mappa alla ricerca del tesoro.

Ma quale tesoro? Forse Adele e Otto personificano Ginevra e Sebastiano in un destino da costruire?

“Il mondo è fatto di sfumature … sta a te scegliere” ed è l’istinto che guida in una avventura che lascerà sorpresi.

Monikat

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