1846, una carovana di pionieri rimane bloccata tra le nevi della Sierra Nevada. Per sopravvivere le persone iniziano a praticare il cannibalismo sui loro morti fino a che alcuni di loro impazziscono.
Tutto viene raccontato dal diario di una donna che morirà tra gli ultimi permettendo così di conoscere il terribile destino delle persone che avevano preso parte alla spedizione.
Clive Benton, storico e discendente di uno dei pionieri, si avvale dell’aiuto della archeologa Nora Kelly e di una squadra scelta per trovare quello che venne battezzato “Campo perduto”, un luogo dove le atrocità sembrerebbero aver raggiunto il culmine.
Ad attirare gli studiosi è la sete di conoscenza ma anche la presenza di un baule pieno di monete d’oro del valore di venti milioni di dollari. Quella che all’inizio sembra una normale ricerca archeologica e storica, si trasforma presto in un susseguirsi di morti che sembrano collegarsi a diversi casi di omicidio seguiti dall’agente del FBI Corrie Swanson e che non sembrano avere collegamenti con la spedizione.
In un crescendo di dubbi e descrizioni scioccanti i due autori, Douglas Preston e Lincoln Child riescono a tenere il lettore incollato alla pagine di “La spedizione Donner” (Rizzoli) fino alla fine. Un bel thriller con un finale non scontato.
Sveva Assembri
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